In rigoroso ordine sparso, alcune considerazioni sul voto.
1) Il centrosinistra ha la maggioranza assoluta alla Camera e la maggioranza relativa al Senato. Tutto questo per una legge elettorale assurda, che non volevamo e che anzi abbiamo provato in tutti modi a non far approvare prima e a cambiare poi, che ci premia oltre misura.
2) Il centrosinistra è maggioranza relativa dei voti espressi alla Camera e al Senato. Abbiamo il dovere di fare una proposta, provare a mettere insieme un Governo. E prima di tornare a votare, in ogni caso, dobbiamo cambiare legge elettorale ed eleggere il nuovo presidente della Repubblica.
3) Il primo partito d'Italia è il Movimento 5 Stelle. Di poco, ma è così.
4) Il centrosinistra ha avuto una maggioranza numerica, ma non ha avuto nessuna vittoria politica: 0.4 più di Berlusconi alla Camera, 0.9 al Senato. Meno del 30% dei voti validi.
5) Nessuno ha vinto queste elezioni. Vero è che Berlusconi ha preso molti più voti del previsto, e anche Grillo ha preso moltissimi voti. Ma nessuno di loro due ha vinto le elezioni.
6) Berlusconi è un disastro a governare, è un fenomeno a fare le campagne elettorali.
7) Il Partito Democratico è un disastro a fare le campagne elettorali. Bersani ha vinto due primarie con una campagna di basso profilo, gestendo il vantaggio iniziale. Questo funziona benissimo con gli elettori di centrosinistra. Questo non funziona con gli elettori italiani.
8) Questi risultati erano talmente imprevedibili che nessuno dei sondaggi, ufficiali, ufficiosi o clandestini, è riuscito ad intercettarli.
9) I voti del Movimento 5 Stelle sono davvero tanti. Molti grillini sono dei folli (leccare la matita è davvero da cretini), pensano di essere gli unici onesti al mondo (e che tutti gli altri stiano complottando da mattina a sera per rubar loro i voti), non hanno ancora capito cosa sia la democrazia. Benvenuti a loro. Credo che molti degli eletti del 5 Stelle assolveranno al loro compito di parlamentare con dedizione e onestà intellettuale, o almeno lo spero.
10) Il boom di Grillo non è solo merito di una campagna elettorale azzeccata, ma anche dalla cassa di risonanza esagerata che gli hanno fornito i media. Il voler cercare la notizia a tutti i costi da parte dei giornalisti, senza alcun rispetto della par condicio, ha fornito a Grillo una sovraesposizione mediatica, che Grillo ha cercato proprio negandosi alla TV e offendendo i giornalisti. Tattica di Grillo perfetta, scelte dei giornalisti discutibili. Ma credo che il 5 Stelle sarebbe andato comunque oltre il 20%.
11) Di Ingroia non dico nulla. Sarebbe maramaldeggiare.
12) Il Partito Democratico ha perso 3.5 milioni di voti rispetto al 2008. Il PD è maggioranza dove il centro-sinistra ha più o meno sempre vinto, non è capace di ribaltare gli equilibri nel Lombardo-Veneto e nel Sud. Non siamo capaci di azione politica efficace in queste regioni.
13) Per me è stato un onore partecipare alle primarie del Partito Democratico ed essere un candidato del PD al Senato. Pur senza chance di essere eletto, ho cercato di dare il massimo, e mi dispiace non aver dato di più. L'impegno di tutti i candidati del PD non è mancato, e per me la campagna elettorale è stata bellissima. Però l'efficacia della nostra (e della mia) campagna elettorale rimane tutta da dimostrare, perché anche in Toscana le cose non sono andate benissimo.
14) Tutta la nostra classe dirigente (me incluso) deve riflettere sulla nostra incapacità di attrarre voti, sull'opportunità di aver tenuto Monti più di un anno al Governo, sul cosa fare domani. Il Partito Democratico dovrà fare un congresso quanto prima, ed eleggere un nuovo segretario. Credo che rinnovare sia obbligatorio e, personalmente, credo che la classe dirigente del PD non possa più comprendere Bindi, Veltroni, D'Alema, Letta, Marini, solo per fare alcuni nomi. Credo che non potremmo cacciarli coi forconi, ma che dovrebbero avere l'intelligenza e l'umiltà di levarsi di torno.
15) Il Partito Democratico resterà il mio partito se non sarà disponibile ad un accordo di governo con il PDL, che proprio in questi attimi ha confermato la sua natura eversiva non riconoscendo la sconfitta alla Camera.
16) L'unica cosa sensata da fare ora, per me, è parlare con la prima forza politica del Paese, che è il Movimento 5 Stelle al pari nostro. Di sicuro PD, M5S e la lista di Monti dovrebbero cercare un accordo per l'elezione delle cariche istituzionali: Presidenti delle Camere, Presidente della Repubblica. Per quanto riguarda il governo, l'unica cosa da fare è un accordo con il M5S su pochi punti qualificanti e una nuova legge elettorale. Suggerimenti: taglio costi politica, riordino enti locali, legge contro il consumo di suolo, conflitto di interessi, reddito minimo garantito, meno tasse sul lavoro.
E poi se son rose fioriranno, se no torneremo a votare, magari con un Paese un po' meno disastrato.