giovedì 28 febbraio 2013

Quale ca... di riunione?

Le telecamere di Servizio Pubblico hanno inquadrato, in rigoroso ordine di apparizione, le seguenti persone che si recavano a una riunione martedì sera, dopo la conferenza stampa di Bersani, al PD nazionale:

Massimo D'Alema,
Walter Veltroni,
Dario Franceschini,
Piero Fassino,
Pierluigi Bersani,
Anna Finocchiaro,
Cesare Damiano,
Debora Serracchiani,
Luciano Violante,
Enrico Letta,
Paolo Gentiloni,
Rosy Bindi.

Alcuni di loro hanno ammesso candidamente di andare a una riunione.
Alcuni di loro hanno detto candidamente cosa era stato deciso a questa riunione.

Accidenti a me che per una sera ho lasciato perdere myskyhd.

Ora, qualcuno di quelli sopra, o qualcuno a piacere, può spiegarmi quale era l'organo statutario che si è riunito martedì sera?

mercoledì 27 febbraio 2013

La seconda cosa da fare: il Presidente della Repubblica

Non c'è una maggioranza chiara alla Camera e al Senato per governare. Non è una buona notizia.
La maggioranza non c'è perché PD e alleati non hanno vinto chiaramente le elezioni pur arrivando primi, e non solo per colpa della legge elettorale.

In questo quadro c'è un'altra notizia che per me non è per niente buona. PD e Monti hanno la maggioranza, da soli, per poter eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.

Per me non è per niente una buona notizia, perché a questa sirena bisogna resistere, a tutti i costi. Non è possibile che il Presidente della Repubblica sia eletto da una minoranza del Paese, che è maggioranza delle camere riunite a causa di premi di maggioranza.

Allora, governo o non governo, anche i parlamentari del M5S debbono votare il nuovo Presidente della Repubblica. Quindi, indipendentemente dalle trattative per il Governo, si cominci subito a pensare a un nome che metta d'accordo tutti: PD, M5S, magari Monti. Per me la destra non deve avere voce in capitolo.

Esiste un nome che possa mettere d'accordo tutti? Un suggerimento sottovoce: Salvatore Settis. E' una idea di Caterpillar, da condividere, in tutti i sensi.

Ha ragione Berlusconi. Partiamo dalle cose da fare.

Berlusconi ha dichiarato che: "non si deve partire dalle alleanze ma delle cose da fare".
Bene, sono d'accordo con Berlusconi, e propongo che in parlamento si cominci a parlare delle cose da fare. Uno dei primi adempimenti che devono fare le camere è verificare le condizioni di eleggibilità degli eletti.
Tra le condizioni di ineleggibilità per i deputati c'è l'art. 10 comma 1 della legge 361/1957, che recita "coloro che in proprio o in qualità di rappresentanti legali di società o di imprese private risultino vincolati con lo Stato per contratti di opere o di somministrazioni, oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica, che importino l'obbligo di adempimenti specifici, l'osservanza di norme generali o particolari protettive del pubblico interesse, alle quali la concessione o la autorizzazione è sottoposta".
La stessa condizione vale per gli eletti al Senato (D. Lgs 533/1933, art. 5).

Ecco, allora una delle prime cose che il Senato deve fare è dichiarare ineleggibile Silvio Berlusconi, titolare di concessioni televisive.
Dite che la troviamo su questo piccolo punto una prima convergenza tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle?

martedì 26 febbraio 2013

Emigrare

E poi, tra le mille cose da valutare nell'analisi elettorale, c'è il voto degli italiani all'estero.
Grillo al 10%, Berlusconi al 15%, PD nettamente primo partito, seguito a ruota da Monti.

E' evidente che c'è una percezione alterata dell'Italia. Da parte dei nostri compatrioti emigrati o da parte di chi in Italia ci vive?

Tu come la vedi?

In rigoroso ordine sparso, alcune considerazioni sul voto.

1) Il centrosinistra ha la maggioranza assoluta alla Camera e la maggioranza relativa al Senato. Tutto questo per una legge elettorale assurda, che non volevamo e che anzi abbiamo provato in tutti modi a non far approvare prima e a cambiare poi, che ci premia oltre misura.

2) Il centrosinistra è maggioranza relativa dei voti espressi alla Camera e al Senato. Abbiamo il dovere di fare una proposta, provare a mettere insieme un Governo. E prima di tornare a votare, in ogni caso, dobbiamo cambiare legge elettorale ed eleggere il nuovo presidente della Repubblica.

3) Il primo partito d'Italia è il Movimento 5 Stelle. Di poco, ma è così.

4) Il centrosinistra ha avuto una maggioranza numerica, ma non ha avuto nessuna vittoria politica: 0.4 più di Berlusconi alla Camera, 0.9 al Senato. Meno del 30% dei voti validi.

5) Nessuno ha vinto queste elezioni. Vero è che Berlusconi ha preso molti più voti del previsto, e anche Grillo ha preso moltissimi voti. Ma nessuno di loro due ha vinto le elezioni.

6) Berlusconi è un disastro a governare, è un fenomeno a fare le campagne elettorali.

7) Il Partito Democratico è un disastro a fare le campagne elettorali. Bersani ha vinto due primarie con una campagna di basso profilo, gestendo il vantaggio iniziale. Questo funziona benissimo con gli elettori di centrosinistra. Questo non funziona con gli elettori italiani.

8) Questi risultati erano talmente imprevedibili che nessuno dei sondaggi, ufficiali, ufficiosi o clandestini, è riuscito ad intercettarli.

9) I voti del Movimento 5 Stelle sono davvero tanti. Molti grillini sono dei folli (leccare la matita è davvero da cretini), pensano di essere gli unici onesti al mondo (e che tutti gli altri stiano complottando da mattina a sera per rubar loro i voti), non hanno ancora capito cosa sia la democrazia. Benvenuti a loro. Credo che molti degli eletti del 5 Stelle assolveranno al loro compito di parlamentare con dedizione e onestà intellettuale, o almeno lo spero.

10) Il boom di Grillo non è solo merito di una campagna elettorale azzeccata, ma anche dalla cassa di risonanza esagerata che gli hanno fornito i media. Il voler cercare la notizia a tutti i costi da parte dei giornalisti, senza alcun rispetto della par condicio, ha fornito a Grillo una sovraesposizione mediatica, che Grillo ha cercato proprio negandosi alla TV e offendendo i giornalisti. Tattica di Grillo perfetta, scelte dei giornalisti discutibili. Ma credo che il 5 Stelle sarebbe andato comunque oltre il 20%.

11) Di Ingroia non dico nulla. Sarebbe maramaldeggiare.

12) Il Partito Democratico ha perso 3.5 milioni di voti rispetto al 2008. Il PD è maggioranza dove il centro-sinistra ha più o meno sempre vinto, non è capace di ribaltare gli equilibri nel Lombardo-Veneto e nel Sud. Non siamo capaci di azione politica efficace in queste regioni.

13) Per me è stato un onore partecipare alle primarie del Partito Democratico ed essere un candidato del PD al Senato. Pur senza chance di essere eletto, ho cercato di dare il massimo, e mi dispiace non aver dato di più. L'impegno di tutti i candidati del PD non è mancato, e per me la campagna elettorale è stata bellissima. Però l'efficacia della nostra (e della mia) campagna elettorale rimane tutta da dimostrare, perché anche in Toscana le cose non sono andate benissimo.

14) Tutta la nostra classe dirigente (me incluso) deve riflettere sulla nostra incapacità di attrarre voti, sull'opportunità di aver tenuto Monti più di un anno al Governo, sul cosa fare domani. Il Partito Democratico dovrà fare un congresso quanto prima, ed eleggere un nuovo segretario. Credo che rinnovare sia obbligatorio e, personalmente, credo che la classe dirigente del PD non possa più comprendere Bindi, Veltroni, D'Alema, Letta, Marini, solo per fare alcuni nomi. Credo che non potremmo cacciarli coi forconi, ma che dovrebbero avere l'intelligenza e l'umiltà di levarsi di torno.

15) Il Partito Democratico resterà il mio partito se non sarà disponibile ad un accordo di governo con il PDL, che proprio in questi attimi ha confermato la sua natura eversiva non riconoscendo la sconfitta alla Camera.

16) L'unica cosa sensata da fare ora, per me, è parlare con la prima forza politica del Paese, che è il Movimento 5 Stelle al pari nostro. Di sicuro PD, M5S e la lista di Monti dovrebbero cercare un accordo per l'elezione delle cariche istituzionali: Presidenti delle Camere, Presidente della Repubblica. Per quanto riguarda il governo, l'unica cosa da fare è un accordo con il M5S su pochi punti qualificanti e una nuova legge elettorale. Suggerimenti: taglio costi politica, riordino enti locali, legge contro il consumo di suolo, conflitto di interessi, reddito minimo garantito, meno tasse sul lavoro.
E poi se son rose fioriranno, se no torneremo a votare, magari con un Paese un po' meno disastrato.


lunedì 25 febbraio 2013

Non leccate lo schermo!

'azz. Ero già qui che pensavo che avevamo vinto.
Le voci dal conclave riportano di Exit Poll di Piepoli particolarmente buoni.
Bersani al 38%, Berlusconi al 30%, Grillo al 19%.
Va beh, son di domenica sera, il lunedi noi caliamo sempre un po'. Ma va benissimo, cavolo!

Poi la curiosità ha prevalso: ho leccato lo schermo. NON CI POSSO CREDERE.
Grillo al 54% e noi al 19%. Non fatelo anche voi!



Zoff, di testa, su calcio d'angolo

Da sempre, mentre si avvicina lo scutinio ho in testa questa scena. Che Pippo Civati ci ripropone.
Fantastica. Specie se poi si vince davvero.

Ah, se volete i sondaggi coperti, abbiamo in ordine:

Formula 1: e ovviamente tutti a fare il tifo per la Ferrari.

Ma una spanna abbondante sopra a tutti, come sempre, c'è Popolino.

E poi c'è chi ragiona sull'affluenza, che è in calo dove era più forte il centrodestra.

PS: i telecronisti delle corse dei cavalli, e forse anche gli spioni del conclave, tifano per la destra. Quindi aspettatevi qualcosa di meglio. Tipo Zoff, di testa, su calcio d'angolo.

domenica 24 febbraio 2013

Utile e dilettevole

Ah, bene!
Ho votato. E ho trovato un compromesso tra il voto utile e il voto dilettevole, di cui parlavo un mese fa.

Ho dato un voto dilettevole per me, utile per tutti voi.

Buon voto a tutti.


sabato 23 febbraio 2013

Il popolo sovrano


"L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione."
Domani il presidente del seggio 9 del Comune di Lari, Paola Giannoni, il segretario del seggio, Monica Bolognesi, e uno scrutatore, dovranno abbandonare per qualche minuto il loro seggio, a Casciana Alta, e costituirsi come seggio volante per raccogliere il voto domiciliare di una persona che, non versando in buona salute, non può uscire da casa.
Si tratta di una signora che ha 92 anni, e che vive a Usigliano di Lari da tanti anni.
Quando si recheranno a casa sua Paola e Monica dovranno pensare di avere un privilegio quasi unico: in nome del popolo italiano daranno diritto di voto a Teresa Mattei. Già, proprio a Teresa Mattei, una di coloro che hanno dato il diritto di voto a tutti noi.
Ho chiesto tanti voti in questa campagna elettorale, ma se avessi incontrato Teresa Mattei in questi giorni le avrei solo detto grazie, perché siamo un popolo sovrano.
Buon voto a tutti. Pochi centimetri di neve non fermeranno la primavera.




giovedì 21 febbraio 2013

Un tranquillo venerdi di campagna elettorale...

In attesa di scrivervi qualcosa della mia campagna elettorale, intanto vi informo che, in tutta calma e tranquillità, domani farò le seguenti cose:

Ore 9: Mercato a Perignano

Ore 10: dibattito a Punto Radio. (nel link trovate anche la diretta streaming, se volete).

Ore 18: aperitivo a Lari, con il Sindaco e tutti i miei paesani.

Ore 19 (e spiccioli): aperitivo bis a Buti.

Ore 20 e qualcosa: un salto al Circolo ARCI a Perignano per salutare le folle che si apprestano a giocare la tombola.

Ore 21:30 (se non nevica). Chiusura della campagna elettorale a Chianni.

E poi, tra sabato e lunedi mattina, se trovo qualcuno da convincere in privato...



venerdì 15 febbraio 2013

Se vi va di trovarmi, o anche se vi va di scansarmi.

Una settimana intensa di campagna elettorale, per l'Italia giusta.

Se vi va, mi fa piacere vedervi e incontrarvi.

Oggi, venerdi 15, sarò a cena a Villamagna, presso il Circolo ARCI. E' venerdi di quaresima, ma spero che a Villamagna non siano troppo osservanti :-)

Domani, sabato 16, un vero e proprio tour de force:

Alle 10 vado a volantinare al mercato a Ponte a Egola.

Alle 15:30 a La Rotta (Sede della Consulta, via Solferino) con Maria Grazia Gatti e Simone Millozzi.

Alle 17:00 a Pontedera, con gli studenti delle scuole medie superiori, la capolista Chiara Carrozza e Dario Danti di SEL.

A cena alla Festa di fine inverno del PD di Lari, a Casciana Alta, presso il Frantoio dei F.lli Caprai.
Alle 21:30 Dibattito con Giacomo Sanavio, Stefano Berti, Fabrizio Filippi, Raffaella Grana e Michele Fiaschi. Si parla paesaggio, uso del suolo e agricoltura, temi che dovrebbero trovare più spazio in campagna elettorale, e anche nell'azione di governo.


Domenica 17: sono a pranzo al Fiorino (Montescudaio), dalle 12:30 in poi, con Marco Filippi. Alle 19, se proprio non avete niente di meglio da vedere, sono a un dibattito su TeleGranducato.

Lunedi 18: alle 18 vado alla iniziativa del Circolo Università-Ricerca del PD, con Chiara Carrozza (anche se sono candidato, una volta tanto non guasta stare tra il pubblico).
Dalle 20 in poi sono ospite del circolo PD del Litorale Pisano, al Circolo ARCI il Fortino.

Martedi 19: Aperitivo alle 18:30 a Ponticelli, un piatto di pasta con Chiara Carrozza a Montecalvoli, e alle 21:30 a Ponte a Egola con Federico Gelli, per parlare di Rinnovamento in politica, alla Sala Kangaroo.

Mercoledi 20: La mattina alle 10 su Punto Radio, alle 11 al mercato a Ponsacco, e dalle 19:30 in poi apericena con Miriam Celoni a Casciana Terme, Bar-Spaghetteria il Cipo. Si parla di scuola, università e ricerca, cioè di futuro.


Giovedi 21:
Alle 18 aperitivo a Cascina, con Maria Grazia Gatti e Dario Danti.
Alle 20 cena a Ponsacco Gatti, Danti e Elisa Bertelli.

Venerdi 22 vediamo...

mercoledì 13 febbraio 2013

La mamma degli imbecilli...

...è sempre incinta, recita un detto popolare.

State tranquilli, non mi riferisco all'assessora grillina del comune di Mira (VE), che incinta lo è davvero. A lei vanno i miei più sinceri auguri di una gravidanza serena.

Piuttosto, dovremmo riferirci al suo sindaco, sempre grillino, che con grande spirito antidiscriminatorio le vuole togliere le deleghe. Complimenti.

giovedì 7 febbraio 2013

Oggi - Da Grosseto a Riparbella, passando per Pontedera

Ieri si è aperta la mia campagna elettorale vera.
Mattina mercato, con Pippo Civati e i GD, poi volantinaggio davanti alla mensa universitaria, pizza e cecina al Montino, e poi l'iniziativa cui tenevo di più: Con la cultura si mangia.
Alle 20 partenza a corsa per Grosseto, bufera di neve tra Scarlino e Giuncarico, un po' bella gente e una iniziativa interessante a Grosseto.

Stamani si riparte da Grosseto, sempre con Pippo Civati, si rientra al CNR, dove gli offro un caffé e gli mostro il "mio" laboratorio. Pippo rientra dove c'è più bisogno di voti (al nord), io riparto per andare con i giovani democratici all'uscita delle scuole di Pontedera, e poi ai cancelli della Piaggio. Stavolta i GD sono in grande stile: pulmino addobbato e munito di segretario regionale dei GD toscana. Ganzo.

Le scuole di Pontedera! Dopo il 1990 ci ero stato solo un paio di volte. Quasi non le riconoscevo, non le aule nuove che ci fecero dopo che si occupo' nel '90, ma nemmeno il mio vecchio Liceo. L'unica cosa rimasta uguale è la palestra, che però si trova in una via che prima non esisteva: via Giuseppe Salcioli. Già, ai miei tempi Giuseppe Salcioli ancora ci insegnava al liceo, prima che il male se lo portasse via. E' un attimo e mi rivedo al funerale, piazza del Comune di Pontedera piena, e mi raccomando "vieni con la bandiera della FGCI, perché il Salcioli era fissato coi giovani". E ci andai, e imparai dai grandi a mettere la bandiera a mezz'asta e con il nastrino nero del lutto.

Gli studenti delle superiori quando escono da scuola sono sempre allegri. Sono un "pubblico" più facile del mercato e degli universitari, che se non ti votano ti guardano male e non ti prendono nemmeno il volantino. I sondaggi dicono che andiamo meglio tra i giovanissimi che nella fascia 25-30, e forse, a vedere le facce di quei ragazzi, hanno proprio ragione.

Poi l'efficiente organizzazione dei GD ci fornisce di un pranzo volante (le lasagne della nonna del Ragaglia!) e via, ai cancelli della Piaggio.

Con gli operai e gli impiegati della Piaggio va anche meglio: il volantino lo prendono tutti, e devi stare attento a distribuirli alla svelta, perché si offendono se non glielo dai. Sono stanchi, ma un sorriso non te lo negano. Vedi che si fidano di te, si fidano del PD. Forse tutto questo parlare di lavoro, lavoro e lavoro di Bersani a qualcosa serve. Bene.
Scambiamo due parole con un sindacalista FIOM, Massimiliano Carloni, che ci racconta di come ci sia poco lavoro, di come i precari, quelli che hanno meno tutele, ogni anno lavorino sempre meno (nel 2012 tre mesi, nel 2013 non se ne parla, per ora), delle delocalizzazioni e quando gli chiediamo quale sia il problema più sentito ci spiega che gli operai, più che alle condizioni di lavoro, pensano al lavoro: "Anche chi ora lavora, teme di non lavorare domani". Già, figuriamoci gli altri.

Poi c'è un'ora di Monica e Filippo. Per fortuna.

Poi si torna a Pisa al lavoro. E dopo cena si va a Riparbella.

E intanto ti prendi un minuto e leggi il blog di Pippo Civati. E la cosa più bella non è quando parla bene di te, che fa sempre piacere. Pure troppo. Ma vedere che se ne torna a casa dalla Toscana ispiratissimo. E scrive questi capolavori. Perché in campagna elettorale si deve parlare delle nostre proposte e non insistere troppo sul demonizzare l'avversario. Però con l'ironia sì, assolutamente sì.



Il primo mercato

Ve l'avevo detto che da oggi facevo sul serio. E quindi, approfittando della trasferta toscana di Pippo Civati, abbiamo cominciato la giornata volantinando al mercato di via Paparelli a Pisa, e subito dopo alla mensa universitaria.

Tra qualche volantino dato, sono anche entrato in mezzo a una discussione, nata tra uno che votava per noi, un ambulante che non ci votava perché non si vuole spostare da Piazza dei Miracoli, e un altro esercente che forse votava Grillo.

Lezioni che ho imparato (ad uso e beneficio di tutti i candidati, da Bersani fino al trentunesimo in lista nel collegio Veneto 1):

 1) I nostri cominciano ad avere paura della rimonta, e mentre comprano le cose al mercato, trovano davvero persone convinte che Berlusconi gli renderà i soldi dell'IMU, e ci attaccano liti estemporanee: "vai, credigli dell'altro a quel brodo lì, come se non avesse fatto abbastanza danni fino ad ora". Poi vengono da noi al banchetto e ci dicono, tra l'arrabbiato e lo sconsolato: "Tanto lo rivotano, gli italiani credono a tutto!"

2) La paura della rimonta galvanizza un po' le nostre truppe che, come scrivevo ieri, pensavano di aver già vinto e si trovano a dover lavorare, mentre pensavano di fare campagna elettorale in relax, dopo aver dato l'anima per le primarie.

3) Il clima verso di noi è globalmente di fiducia, ma non di entusiasmo. Ci rimproverano molto per i provvedimenti del governo Monti, e dire che siamo disposti ad allearci con Monti ci fa perdere voti, tanti voti.

4) Anche chi non ci vota (e magari vota Grillo), ha voglia di parlare con noi, perché sanno che siamo l'unico partito serio, e l'unico partito che può governare questo Paese. E questo non basta a convincere a votare per noi.

5) Andiamo meglio se spieghiamo le nostre idee, e se mostriamo le nostre facce. "Se il PD mandasse via i vecchi vi voterei, ma la Bindi in televisione non la posso vedere...".

Se ce ne fosse bisogno, confermo tutto quanto scritto stamani: campagna positiva e propositiva, mai parlare di alleanze, mai parlare di voto utile. Se cambiamo passo, possiamo vincere bene, se no...dobbiamo cambiare passo!

mercoledì 6 febbraio 2013

Una campagna proPOSITIVA

Tra poco vado al mercato di via Paparelli a Pisa, con Pippo Civati. Alle 12 e spiccioli davanti alla Mensa Universitaria di Via Mariti.
Alle 17 l'iniziativa "Con la Cultura si mangia", alla quale siete tutti invitati.
Alle 21:30, sempre con Pippo Civati, saremo a Grosseto.

Comincia la campagna seria. A tutti quelli che incontrerò parlerò di proposte, e di come rilanciare il nostro Paese. Perché il nostro Paese ha bisogno del PD, del governo del PD.

Non mi chiedete di Berlusconi, non mi chiedete di alleanze, non mi chiedete di voto utile.

Lo sapete io sono per il voto dilettevole, perché la gente ha da votarci con il sorriso sulle labbra, non turandosi il naso.


martedì 5 febbraio 2013

Forza Ragassi!

Ci siamo. 20 giorni e si vota.
Noi del Partito Democratico siamo partiti convinti di avere la vittoria in tasca, s'è fatto le primarie alla grande e i sondaggi ci davano alla grande, e ci siamo convinti che la partita era chiusa.
Poi ci siamo accorti che Berlusconi è ancora vivo, e i sondaggi di questi giorni ci hanno fatto venire un po' di tremarella alle gambe.
In fondo ce lo dovevamo aspettare, era chiaro che gli altri non ce la davano vinta senza lottare. Però molti di noi non se lo aspettavano e ora paiono colti di sorpresa. Così come ci dovevamo aspettare che, anche se Berlusconi non è più quello di una volta, gli italiani in gran parte sono sempre quelli. E ci sarà sempre chi è disposto a credere a promesse incredibili, perché l'IMU non ce la ridà, però magari il condono lo fa.
E c'è sempre chi preferisce l'Italia furba all'Italia giusta.
La novità è un'altra, però. Che stavolta, chi vuole l'Italia giusta è in maggioranza, e noi dobbiamo fare in modo che sia così fino al 25 febbraio. E magari anche per i decenni successivi.

Io da domani, da buon candidato, mi butto a corpo morto in campagna elettorale. Comincerò con Pippo Civati, che non è solo il simbolo della Lombardia che è cambiata e che può dare il colpo mortale al ventennio Lega-PDL, ma è anche il simbolo del PD che propone, propone, propone. E poi realizza.

Domani alle 10 al mercato a Pisa, alle 12 alla mensa universitaria, alle 17 con l'iniziativa più bella che mi potessi immaginare, dove ci sarà anche lo scrittore Marco Malvaldi, Chiara Carrozza, la nostra capolista alla Camera, e Luigi Dallai, un mio amico e collega ricercatore che sarà eletto (scongiuri) alla Camera. Dopocena si va a Grosseto, sempre con Pippo Civati, e poi via, un giorno dietro l'altro senza pausa, cercando di vedere il più possibile gente indecisa, cercando di prendere tutti i voti possibili.

Forza Ragazzi, o forza ragassi, come direbbe il nostro segretario e candidato premier. Ci sono da vincere le elezioni, c'è da governare un Paese. Non siamo abituati a correre da favoriti. Beh, tra cinque anni lo saremo. Intanto testa bassa e pedalare.